ALMOS, entrato in canile a sei mesi: dopo otto anni è ancora in gabbia

URBINO
11 novembre: Almos necessita di cure per la pelle, semplici, solo dieci giorni in una casa, ma in canile sono impossibili. Metà del suo corpo è senza pelo. Può soltanto restare con il suo bruciore e salire sul tetto di legno della cuccia per avere più spazio, per potersi muovere: anche pochi centimetri in più dopo 8 anni trascorsi dentro un box senza uscire sono tanti. Almos ha bisogno di una speranza. Non è grande, è un cagnolino molto buono; togliamolo da quel box, diamo sollievo alla sua pelle, un motivo di vita al suo cuore. Allora non dovrà più salire sul tetto della sua cuccia per potersi muovere.

Sono un bel cane, non ancora vecchio – ho 8 anni – ma non ho molte speranze sul mio futuro. Mi sto ammalando di dermatite, come si vede, perché le giornate, ora che sono da solo in box, non passano mai. Non ricordo l’ultima passeggiata su un prato di fiori, l’ultima corsa da cane libero, l’ultima carezza ricevuta. Sono timido, ma ho solo paura. Mi chiamo Almos e vivo in un canile privato.
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