GRETA, in un canile dove manca tutto: ha bisogno di amore e di cure, aiutiamola!

>> lunedì 29 gennaio 2018

CAMPOBASSO
Nonna Greta è timidissima, dal visetto smunto. Ha 10-11 anni e sono 10 che vive chiusa in canile, senza contatti con nessuno. Questo è il suo primo appello. La voce di chi non ha mai avuto voce, prima che sia troppo tardi.
Il suo box è piccolo, poco più di una gabbia di solo cemento. Per lei mai una passeggiata, mai un’uscita; infatti, non sa andare al guinzaglio, non lo conosce. Però, adagio si fa accarezzare, anche se ci guarda con gli occhioni timidi spalancati. Nemmeno alle carezze è abituata.
Una volta al giorno aprono la sua gabbia e lei può fare solo pochi passi nello stretto corridoio di cemento su cui si apre il suo box. Questa è la sua vita, da 10 anni. È bianca, sarebbe stata bella, poteva essere bella. Forse, in un'altra vita. Aveva un fratello che hanno dovuto addormentare anni fa, per un problema grave ai polmoni; si chiamava Tulipano. Greta è sempre stata nel box con il fratello e altri cani, ma loro due erano sempre vicini. Ha sofferto molto la sua perdita, si è ritrovata completamente sola.
Sembra avere forse una dermatite, ma in canile non ci sono né visite veterinarie né cure. Sarebbero cure molto semplici, le sue, che le toglierebbero il fastidio, il prurito alla pelle. Ma in canile non ci sono.
Il suo visetto è smunto, tristissimo. Davanti a queste foto ci guardava con gli occhi spalancati, come a chiederci rassicurazioni che non le avremmo fatto del male. Guarda sempre così le volontarie, con gli occhioni scuri liquidi e tristi, spalancati sul nulla. All’inizio aveva solo tanta paura. Poi, a poco a poco, ha capito che noi volontarie non volevamo farle del male, e pochi giorni fa si è messa in posa per le foto. Forse ha capito che questa è la sua prima e ultima possibilità.
Ti guarda come se avesse subìto chissà che cosa. I rumore forti, la solitudine e la chiusura in canile, per 10 anni; questo ha subìto. Greta è molto schiva e molto timida. Quando l’accarezziamo è come se con lo sguardo volesse chiederci: “Mi posso fidare di te, vero? Se mi accarezzi poi non mi fai niente di male vero?“ Poggia il suo musetto sulla grata quando ti vede arrivare, ma non sa cosa aspettare. Non aspetta niente. Lei i prati, l’erba, non li ricorda più.
Vorremmo dare a Greta la gioia di correre ancora su un prato, di rotolarsi una volta sull’erba. Di essere libera. Di mangiare pappe buone, di avere una cuccia morbida, di avere una voce gentile che le parli ogni giorno. Allora, il suo musetto bianco non sarà più smunto, i suoi occhi non saranno più così tristi ogni giorno, sempre spalancati in una muta domanda di paura e di dolore. Avrà prima un’espressione stupita, incredula, poi sorpresa e poi... felice. Basterà un piccolo giardino, e il cuore di chi vorrà adottarla per salvare la sua vita. Nonna Greta fa tenerezza, aspetta col musetto appoggiato sulle grate della sua gabbia una chiamata, una voce che arrivi per lei. Perché questo suo primo appello dopo 10 anni non sia inutile, fate che porti un sorriso incredulo sul suo musetto stanco. Che porti Greta in una casa.
ACCETTIAMO ANCHE UNO STALLO. Greta è piccina, pesa solo 15 kg, è sterilizzata, vaccinata e chippata; va d’accordo con tutti i cani, è buonissima. Per informazioni: Mariagrazia 347.7041091 - grazia166@virgilio.it oppure roberta.pe9@gmail.com.

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