[NON C'È PIÙ] LIDIA, in gabbia dal 1999, ha bisogno di una casa per guarire
>> venerdì 3 dicembre 2010
VERONA
Un infarto ha stroncato la vita di Lidia.
Lidia, dopo undici anni in un canile sperduto, senza mai una passeggiata né attenzioni né richieste d'adozione, nel mese di settembre è stata portata in una pensione dove può ricevere le cure necessarie e sgambare ogni giorno. Lidia è anziana (circa 13 anni), di taglia media contenuta e già sterilizzata perché operata d'urgenza per piometra. Timida e buonissima, è purtroppo malata di rogna (in una foma assolutamente NON contagiosa per gli esseri umani): per quanto la malattia sia regredita e il pelo stia ricrescendo, Lidia non riesce a ingrassare ed è quasi senza denti... evidentemente la sistemazione in pensione non basta per risollevare le sue condizioni fisiche e psicologiche così provate. Lidia ha bisogno di una casa, altrimenti - e, purtroppo, molto sinceramente - non sopporterà il gelo dell'inverno ormai alle porte. Così mite e dolce... la sua è una vera adozione del cuore. Urgentissima.
Un infarto ha stroncato la vita di Lidia.
Lidia, dopo undici anni in un canile sperduto, senza mai una passeggiata né attenzioni né richieste d'adozione, nel mese di settembre è stata portata in una pensione dove può ricevere le cure necessarie e sgambare ogni giorno. Lidia è anziana (circa 13 anni), di taglia media contenuta e già sterilizzata perché operata d'urgenza per piometra. Timida e buonissima, è purtroppo malata di rogna (in una foma assolutamente NON contagiosa per gli esseri umani): per quanto la malattia sia regredita e il pelo stia ricrescendo, Lidia non riesce a ingrassare ed è quasi senza denti... evidentemente la sistemazione in pensione non basta per risollevare le sue condizioni fisiche e psicologiche così provate. Lidia ha bisogno di una casa, altrimenti - e, purtroppo, molto sinceramente - non sopporterà il gelo dell'inverno ormai alle porte. Così mite e dolce... la sua è una vera adozione del cuore. Urgentissima.
1 commenti:
Lidia, tristissima cagnona, proprio due giorni fa ero a Verona e pensavo a te, da pochi giorni sul blog nonostante mi fossi stata segnalata da settimane. Ti chiedo perdono: non so se avrei potuto fare la differenza, quasi certamente no, ma fa male saperti perduta per sempre come molti altri vecchietti, costretti ad attendere il loro momento di visibilità in mezzo alla marea di appelli provenienti da tutta Italia.
Posso solo pregare per te, per il tuo muso dolce e sconfortato, e ringraziare i volontari che hanno cercato di regalarti una vita migliore.
Buon viaggio, bellissima.
Posta un commento