[ADOTTATA] ANAM, ossa vecchie e stanche, ma ancora tanta voglia di vivere
>> lunedì 6 maggio 2013
COSENZA
Risulta adottata!
Alcuni dicono che non ha senso fare un appello per lei quando ci sono così tanti giovani che aspettano soffrendo dietro le sbarre. Ma io lo faccio lo stesso. Anche perché lei è stata una sorpresa. Quasi non la vedevo. Girando per i box con la macchina fotografica lei stava appiattita sulla terra fangosa che aveva quasi il suo stesso colore. Vedevo solo il bassottino che divide la gabbia con lei che mi guardava malinconico. Ho fatto foto anche a lui, ovviamente, e presto manderò il suo appello. Ma mi sono dovuta soffermare davanti a quel box più che davanti agli altri perché Anam, quando mi ha visto, ha iniziato a scodinzolare debolmente e mettere in atto con i suoi vecchi muscoli, provati dal gelo, dall’afa e dall’immobilità, uno sforzo disumano per alzarsi, per mettersi sulle quattro zampe PER ME. PER LA VITA. PERCHÉ PER VIVERE OCCORRE METTERSI IN PIEDI.
Perché c’ero lì io e allora valeva la pena controllare chi fossi, perché magari le avrei dato una carezza, perché ero un essere umano ed ero una potenziale amica o, addirittura, nei sogni una potenziale padrona. Quando ha finito il lungo sforzo per tirarsi su, mi ha guardato con gli occhi quasi avvizziti (forse dalla leishmania), il pelo ruvido di chi non ha conosciuto mai un bagno né una spazzolata né una seduta di carezze, né un’alimentazione adeguata. Il tipico pelo dei vecchi cani di canile, che non guarda più nessuno. Si aspetta solo di trovarli morti un giorno. Ma in quegli occhi, nei quali entrava la ferita di un raggio di sole per illuminarli e nel suo annusarmi la mano nonostante ci dividessero le sbarre di un box ho visto la VOGLIA DI VIVERE UNA VITA MAI VISSUTA.
Adottare Anam è una sfida con se stessi e con il destino; non già perché non sia buona, anzi è dolcissima ma perché occorre avere un giardino (di certo non può vivere in un appartamento di città, fare le scale e camminare nel traffico), occorre sapere che potrebbe avere con tutta probabilità un’artrosi molto dolorosa e tanti acciacchi dovuti all’età. Ma soprattutto adottare Anam è una sfida del cuore perché potrebbe rifiorire con l’amore e con le cure che non ha mai ricevuto oppure lasciarci dopo poco. Ma non ci lascerà un vuoto. Ci lascerà il pieno nel cuore di non aver fatto morire un cane solo e dimenticato. Anam si trova a Castrovillari (CS); vi raggiungerà con staffetta in tutta Italia, microchippata e vaccinata.
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