[NON C'È PIÙ] RIDGE è volato in cielo...
>> venerdì 24 luglio 2009
L'AQUILA
Il povero Ridge non c'è più.
Ridge è volato in cielo, in silenzio, come polvere di stelle impalpabile, una scia di luce verso un buio sconosciuto, dove ricongiungersi con tutti gli angeli senza nome, quelli che persone come me e Betty si ostinano a proteggere, forse perchè anche noi vittime di un cuore che non vuole cessare di battere. Occhi grandi, il mio piccolo Ridge, portato al Canile dai volontari tanto ammirati delle grandi associazioni e lasciato lì, nelle mie mani, io tanto criticata e offesa dalle “Grandi firme” del jet set animalista.Lasciato dentro la sua gabbia, tutto rannicchiato ad attendere che qualcuno si accorgesse di lui. Subito soccorso e curato dai veterinari del Canile Sanitario di L'Aquila è stato portato da Betty in una clinica di sua fiducia per potergli fare analisi e cure che noi non potevamo offrirgli. Lì è stato amato, curato, coccolato e per un po' ha potuto camminare felice su un prato per assoporare i suoi ultimi istanti di vita. Il piccolo Ridge ha voluto realizzare il mio desiderio, vederlo morire felice. Era martoriato nel corpo e nell'anima, la malattia lo ha divorato ma l'indifferenza di tutti lo ha ucciso ancora prima di morire. Betty, Anna e i veterinari che si sono occupati di lui gli hanno donato un ultimo anelito di vita, poi ci ha lasciato per raggiungere una soffice nuvola dove dormire in pace. E io sono ancora qui a piangere altre lacrime e a cercare la forza di tirarmi indietro per non soffrire più. Ma domani è un altro giorno e sicuramente alla Asl verrà qualche altro “insostituibile volontario” a portare un altro Ridge e io dovrò raccogliere di nuovo le forze per poter trovare un posto dove vivere o morire in pace, anche a lui.
Aggiornamento: il cane è stato preso da Anna & C del gruppo Aiutiamo Fido.
Guardatemi negli occhi: io non ho la forza di parlare.Guardatemi con attenzione, questo sono io e i miei occhi sono lo specchio di tutta la mia vita. Ho passato anni ad aspettare che un raggio di sole illuminasse l'ombra della mia sofferenza, quella di non essere amamto e di essere considerato un oggetto di cui disporre. Sono stati anni di stenti, di umiliazioni, di fame e di freddo, anni in cui non mi sono mai ribellato perchè quell'essere ignobile che si era impossessato di me era il mio padrone. Poi, mi sono ammalato, e ogni giorno mi sono sentito sempre più debole e stanco. Ho cominciato a riempirmi di piaghe, a perdere il pelo e a dimagrire ulteriormente, anche se già ero uno scheletro. E per questo sono stato abbandonato per strada in un paese, un fantasma rimasto sul ciglio della strada ad aspettare di morire perchè sono semiparalizzato e non ho potuto muovermi nemmeno per ripararmi dal sole. Finalmente qualcuno ha avuto pietà di me e ha contattato i volontari che mi sono venuti a prendere e mi hanno portato al Canile Sanitario. Lì i veterinari mi hanno curato ma per me è troppo tardi. Lì ho conosciuto delle volontarie che mi curano con tanto amore, mi riempiono di cure e di coccole e mi aiutano a camminare con la pettorina. Ma al Sanitario non posso stare per sempre ed è per questo che ho deciso di scrivervi. Le mie amiche sono al limite delle loro forze fisiche ed emotive e per me lottano ogni giorno, loro mi amano tanto e io voglio renderle felici: voglio trovare un cuore buono dove nascondermi e vivere prima che la madre di tutti mi venga a prendere per portarmi in un mondo giusto dove tutti troveranno la pace. Voglio una casa, delle cure specifiche, tante coccole e cibo. Io sono buono, dolce ed educato. Per favore adottatemi, aiutatemi a realizzare il mio ultimo desiderio: quello di avere finalmente una casa.
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