[NON C'È PIÙ] ARAMIS, arrivato in canile già vecchietto...

>> lunedì 7 aprile 2014

PRATO
Aramis si è spento in canile. Non sapeva che una mamma umana lo avrebbe portato a casa quello stesso giorno.
“Sono Aramis e sono un vecchietto di taglia medio-piccola. Dal visetto si vede che non sono giovane e per questo sono molto arrabbiato perché in età matura, per vicende che non ho capito, mi ritrovo in una gabbia al freddo! Io stavo col mio padrone, ma ora so che non c'è piu e non voglio finire il resto dei miei giorni in una gabbia! Se volete venire a conoscermi, non vi spaventate se brontolo perché sono davvero incavolato per questa storia di essere finito in canile. Sono vecchietto ma sano, e vi aspetto!”

Aramis era davvero arrabbiato quando è arrivato in canile... e chi può dargli torto? È anziano, il suo padrone (anziano anche lui) è passato a miglior vita e lui una gabbia non sapeva neanche cosa fosse! Ora si sta rassegnando ma noi, in nome di tutti i cagnetti anziani che conoscono il canile nel periodo peggiore della loro vita, vogliamo dargli una chance, una possibilità con questo appello. Aiutate a diffondere la sua storia, che è uguale a quella di tanti altri vecchietti.

2 commenti:

Anonimo 16 giugno 2015 alle ore 16:34  

Aramis non c'è più....me l'hanno detto domenica....lo portavo spesso fuori io, anche se per pochissimo tempo perchè aveva un tumore alla zampa anteriore sinistra più grande di una palla da tennis e non era operabile perchè cardiopatico.
Era sempre tranquillo, non l'ho mai sentito abbaiare nè lamentarsi, era in canile da diversi anni, e proprio il giorno in cui una signora sarebbe venuta a prenderlo per adottarlo lui se n'è andato...

Antebar 17 giugno 2015 alle ore 00:57  

È una notizia che mi fa doppiamente male: non solo se ne è andato un vecchietto sfortunato, ma se n'è andato proprio quando avrebbe conosciuto la gioia di una nuova casa. Non avevo ricevuto notifiche dal gruppo fb del canile di Prato; ho letto solo adesso i messaggi di addio, datati 12 giugno. E dire che stavo rimandando da giorni la modifica dell'appello per dar conto del tumore e della cardiopatia... lo avevo saputo da poco, ma ho comunque rimandato e mi sento in colpa. Anche se una mamma l'aveva trovata e il destino ha deciso diversamente, mi sento comunque in colpa.

Mi dispiace, Aramis. Non immagini quanto.

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