ALESSANDRIA
“La mia storia è davvero molto strana. È la storia di un cane tradito, tradito e ancora tradito, tradito dagli uomini tante volte… troppe. Ho circa 12 anni, non fatemi morire pensando che sarebbe stato molto meglio non nascere o morire fin da piccolo! Sono stato raccolto da una famiglia che ero ancora giovanissimo, ma già senza un piede; vagavo per le campagne tanto impaurito e solitario, qualcuno mi aveva già tradito. La famiglia mi ha accolto nella propria azienda insieme ad altri cani, ma io non mi sono mai integrato. Poi ci hanno sequestrati per maltrattamento. In realtà, quella famiglia affrontava un fallimento e a un certo punto non è più riuscita a prendersi cura di noi come avrebbe dovuto e voluto. Era il mio secondo tradimento perché sapevo che sarei andato via di là.
Un volontaria, che si professa ancora tale, chiamò offrendosi di accogliere due dei cani più bisognosi in assoluto, così le fui proposto io e una dolce femmina simil maremmana chiamata Ciccia. Ma ogni giorno accampava scuse fino a quando tutti i cani andarono via, tutti accolti da privati e associazioni; il sequestro terminò e di circa 200 cani solo 34 finirono in canile… roba da non crederci, eppure io mi ritrovai in canile perché questa donna, questo mostro, continuava a illudere chi si occupava di me dicendo che avrebbe preso me e la mia amica pelosa. Passarono giorni, mesi, anni, questa donna sparì. Ebbi il mio ennesimo tradimento ritrovandomi in un canile sovraffollato, in un box che era diventata una prigione, da cui non sono mai uscito. Mai nessuno, a parte gli operai che lavoravano lì, è potuto entrare. Ormai ero rassegnato, aspettavo il momento in cui tutto sarebbe finito, quasi speravo arrivasse presto.
E invece un giorno mi hanno portato via… avevo sentito che una mamma (la mia mamma!) aveva scelto una pensione vicino casa sua dove mettermi per poi portarmi a casa; voleva prima che io imparassi a socializzare, ad avere fiducia nell’uomo. Non mi sembrava vero: a circa 10 anni c’era qualcuno disposto a prendermi con sé? Nonostante la mia timidezza, le mie paure… ho cominciato a pensare che ero un cane fortunato! La pensione era più accogliente del canile, uscivo ogni tanto dal box, mangiavo cibo buono, avevo soprattutto una cuccia vera e calda, delle coperte! In canile dormivo sul cemento, e avevo una cuccia senza riparo che condividevo con altri cani, non avevamo una cuccia a testa e a volte rimanevo fuori anche sotto la pioggia.
Ma… ma questa mamma non capivo chi fosse, perché mai nessuno si era comportato con me come una mamma; l’unica persona che ogni giorno mi accudiva era la proprietaria della pensione. Un giorno ho sentito che lei parlava con una donna, arrabbiandosi… quella donna diceva: «Io non pago più, non lo voglio più e lo mando in canile»… Ho avuto un colpo al cuore, ero stato ancora una volta tradito! Non era possibile, nessuno mi amava, nessuno mi aveva mai voluto con sé, eppure io sono un cane silenzioso, timido, senza pretese; non sono socializzato, ma non è colpa mia, è colpa dell’indifferenza che ho sempre subìto. Così mi sono chiuso in me stesso, nelle mie poche certezze, pensando che se fossi stato invisibile nessuno mi avrebbe potuto far del male, ma chissà perché ho ricevuto solo male.
La proprietaria della pensione ha deciso, insieme alla volontaria che mi ha sempre seguito in questi anni, che non sarei tornato in canile. Ma sono rimasto qui, in un box. Passo tutto il tempo solo, di tanto in tanto esco, ma non ho nessuno che si prenda veramente cura di me; la proprietaria della pensione è buona, nessuno la paga ma continua ad accogliermi, ma non sono il suo cane e lei lavora sempre…
Mi sento di morire… sono ormai un cane anziano. Ho sempre sognato di avere una vita normale, fatta di passeggiate e corse, fatta di affetto e devozione per la mia famiglia. Ho sognato di essere amato, accolto per quello che sono, ma ho ricevuto solo tradimenti, dal sud al nord. Mi sarebbe tanto piaciuto vivere, invece sto morendo lentamente da quando sono nato… Però, se c’è qualcuno che ancora dopo sette anni dal nostro incontro scrive per me, che chiede amore per me, forse non tutto è perduto, forse posso ancora sognare e sperare in una vita migliore. Vi prego, non traditemi più, non illudetemi mai più, piuttosto lasciatemi morire…”
Ciccio si trova vicino ad Alessandria. Ha circa 12 anni, pesa tra i 25 ed i 30 kg. Molto timido e poco socializzato, non aggressivo, non ha il piede posteriore. Viene ceduto dopo post-affido, microchippato e vaccinato. Per informazioni contattare enpamatera@yahoo.it oppure chiamare o inviare un messaggio al numero 340.3825769. C'è anche un suo Album su facebook!
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