[ADOTTATA] DALLY, dieci anni di solitudine

ROMA
Adottata!!!
Gennaio 2010: Dally è depressa, stanca, immobile. Nessuno chiede di lei. La speranza non le invade più i peli bianchi del suo muso. Non si illumina più al nostro sguardo e alle nostre carezze… Queste nuove foto, forse, una possibilità. Un click, la sua unica speranza di salvezza. Guardatela voi… e ditemi se vi sembra giusto chiuderle il box e andare a casa… Scodinzola lentamente Dally, scarica di vita che le scorre ancora coraggiosamente nelle vene. Dally è bella come il sole. Dolce e buona come un angelo, va d’accordo con cani maschi, non con le femmine né con i gatti. Ha 9 anni di vita da detenuta. Adottate un cane anziano, adottate Dally.

Quando ho visto Dally non ho potuto fare a meno di fermarmi. Mi chiamava con lo sguardo, inclinava la testina, guaiva e aveva un muso incredibilmente familiare, così come il suo nome. Mi sono avvicinata alla sua rete e quegli occhioni di pastore tedesco puro, con qualche peletto bianco a incorniciarle il muso, mi hanno stretto il cuore. Mi ha baciata, mi ha leccata con occhi intrisi di felicità; finalmente mi ero accorta di lei che, nel trambusto, nelle corse, nelle urgenze, non avevo visto.
Dally sembra me lo abbia detto subito: "Guarda che ho 10 anni, ti occuperai di me lo stesso? Non è che dopo che lo scoprirai mi volterai le spalle? Sono una femmina di pastore tedesco puro, vado d'accordo con i maschi, ma con le femmine no..." Dally è vissuta per 10 anni così, camminando avanti e indietro nel suo box in un rifugio, reclamando carezze, cercando di attirare l'attenzione, con quello splendido muso che adoro invadere di baci e carezze tanto è buona, intelligente, ubbidiente e terribilmente sola. Dally trova la sua pace a contatto con le persone e non gioisce fin quando non la chiami, perché lei impiega ogni istante delle sue giornate sempre uguali nell'estenuante ricerca della sua unica ragione di vita: l'uomo. Vorrebbe tanto dimostrare la sua infinita fedeltà, ma non avendo mai trovato nessuno che la portasse via di lì si accontenta, come tutti i cani, di quelle briciole di contatti sfuggenti per cui lei vive.