GRACE, delicata anche nella sofferenza
>> venerdì 20 novembre 2015
LATINA
Grace poteva avere una vita diversa. Era una cucciola di bracco tedesco dagli occhi chiari, bellissima; ancora adesso, a 12 anni, Grace è bella. Invece lei e i suoi fratelli sono stati tolti alla mamma quando avevano solo 50 giorni e portati in un canile del basso Lazio. Qui sono stati messi in un box, e qui sono cresciuti, tutti insieme, e invecchiati. Cinque anime a cui la vita è stata sottratta.
Grace da lì non è uscita mai. Dodici anni trascorsi in pochi metri quadri di cemento, sempre, al freddo, al caldo, sempre aspettando, sempre sperando che qualcuno infine andasse a liberarla. Fuori da questi box i cani non vedono nulla; dalle grate possono vedere solo una fila di altri box di cemento. Grace non ha più visto lo spazio, i colori. Non ha più camminato. Non conosce nulla del mondo, non ha mai visto una casa, mai un albero né un prato. Non li conosce. Non ha mai visto l’erba. Come si può rubare tutto questo a una povera vita? Eppure Grace ha qualcosa di speciale. Non ha mai visto l’uomo, dovrebbe averne paura, invece ha una dolcezza che stupisce perché nessuno gliel’ha insegnata; vive dentro di lei, è solo sua.
Da soli tre anni i volontari sono entrati in questo canile. Fino ad allora Grace era cresciuta abbandonata, senza vedere mai nessuno. Ma quando i volontari per la prima volta sono entrati nel suo box, Grace gli è andata incontro, come se li stesse aspettando, da sempre. Viene vicino, si lascia accarezzare, appoggia la sua schiena sulle nostre gambe, si struscia per chiederci una carezza. Sente proprio il bisogno di essere coccolata, ma nessuno lo fa mai. Perché noi, in tre anni, siano potuti andare da lei solo quattro volte. E quando nel box dopo averla coccolata andiamo verso gli altri suoi fratelli, lei ci segue, si sposta con noi, resta accanto a noi, come per portarci da loro, come se lei fosse già il nostro cane. Quando usciamo dal box, lei ci segue finché può, poi si mette con il muso appoggiato alle grate e resta lì a piangere, silenziosamente; è un pianto sommesso che udiamo fino a quando usciamo, che ci stringe il cuore e che ci ha spinto a scrivere questo appello per lei, per far cessare la sua solitudine.
Grace è delicata anche nella sofferenza. Ha capito che non deve disturbare. Anche i veterinari del canile non si spiegano la dolcezza e il bisogno di amore di questa cagnolina, che non può averla imparata dalla sua mamma a cui è stata tolta troppo presto, né da altri esseri umani. Ma la sua fiducia è stata sempre disillusa. Dodici anni di attesa, dodici anni ad aspettarci. Grace è anziana ma è sana, è sterilizzata ed è buonissima con gli altri cani, a cui fa da mamma. Ha occhi molto chiari e belli, dallo sguardo così intenso e triste che la guardi e vorresti piangere, vorresti portarla via, in un mondo diverso, fatto di colori, di passeggiate, di pappe buone. Un mondo dove lei conosca i prati. Pensate che gioia vedere Grace per la prima volta scoprire l’erba, gli alberi, passeggiare su un prato. Un mondo che la protegga dal freddo e dal bagnato del cemento ruvido, su cui deve vivere da dodici inverni. Un mondo dove per lei ci sia una casa calda e una cuccia morbida. Dove non verrà più accarezzata una volta all’anno, ma ogni giorno. Un mondo dove lei non piangerà più, perché finalmente la sua speranza, la sua fiducia innata negli uomini è stata premiata e la sua attesa è finita. È finita nella nostra casa, fra le nostre braccia, nelle nostre carezze che, per la prima volta, porteranno la luce della gioia nei suoi tristi occhi chiari. Avrà ancora forse pochi anni di fronte a sé, ma cosa importa? Grace ci aspetta da dodici anni.
Si trova a Latina, ma la porteremo dappertutto con una staffetta; accettiamo anche uno stallo. Per informazioni e adozione: Tina 345.4931295 - adozioni.chancefordogs@gmail.com oppure roberta.pe@tiscali.it.
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