[RISOLTO] SONNY rischia di morire in canile dopo una vita fatta di nulla
>> lunedì 18 giugno 2012
MILANO
Trasferito in un ottimo rifugio, non cerca più casa.
Non vogliamo che muoia nel box da solo come il nostro Ercole, di cui vi ho dato la triste notizia venerdì, eppure, se non accade un miracolo, sarà proprio questo il destino di Sonny. Anziano, senz’altro non meno di dieci anni, Sonny è un pastore tedesco probabilmente puro, probabilmente usato per fare la guardia nel cortile di qualche fabbrica o addirittura tenuto a catena. Entrato in canile nel 2007, si è mostrato subito molto diffidente con i volontari, come se avesse subito maltrattamenti pesanti e non ne volesse più sapere di essere toccato dagli esseri umani. Probabilmente nessuno lo ha mai accarezzato e lui associa la mano umana solo al dolore o alla costrizione. Quasi certamente è un cane che ha vissuto da solo fin da cucciolo e quindi non è socializzato nemmeno con i suoi simili. Al guinzaglio è abituato e passeggia volentieri, ma non vuole essere strattonato o sgridato.
È un cane che può adottare, con un gesto d’amore sconfinato, solo chi ha una casa con giardino, niente bambini piccoli e nessun altro animale. Dovrebbe avere una bella cuccia rialzata, che non gli faccia prendere umido o freddo d’inverno o una taverna riscaldata per dormire, e questa famiglia o questa persona per i primi tempi non dovrebbe pretendere nulla ma lasciarlo tranquillo, portargli da mangiare, magari fargli solo un cenno di carezza sulla testa e poi andarsene. Finché forse, un giorno non troppo lontano, sarà Sonny ad avvicinarsi a lui/lei/loro, non più impaurito e diffidente ma riconoscente.
Ma i guai di Sonny non si riducono al suo carattere particolare: come tanti pastori tedeschi, soffre di displasia all’anca. Ormai si regge a papera sulle zampe posteriori, deve prendere degli antidolorifici per le articolazioni e forse tra qualche mese, un anno o due, non riuscirà più ad alzarsi sulle posteriori. Quindi il giardino è essenziale. Inoltre, non è stato mai castrato per mancanza di fondi (per la legge italiana lo dovrebbero fare le asl gratuitamente, ma non lo fanno) e con tutta probabilità ha un tumore ai testicoli. Se volete aiutarci a raccogliere qualche soldino per la sua castrazione, in anestesia totale (se il cuore è buono) potremo fargli anche i primi esami del sangue della sua vita e vaccinarlo, visto che non è facile manipolarlo da sveglio.
Vedete? È proprio un’adozione del cuore. Ci vorrebbe un redivivo San Francesco per Sonny, ma i miracoli a volte avvengono e noi non molliamo mai. Grazie da parte di Sonny per aver letto la sua storia.
Sonny si trova al canile fuori Milano.
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