Un cane anziano… non abbandonarlo!
>> martedì 31 marzo 2009
I tanti appelli riguardanti i cani anziani, spesso, hanno come sottofondo una comune situazione drammatica: l’abbandono del cane. Qui, però, si tratta di un abbandono ancora più crudele di quelli a cui siamo abituati. Il cane che viene gettato via come una scarpa vecchia è un essere che non ha più le stesse forze e la stessa energia di un cucciolo o di un cane giovane: è una creatura più debole, spesso bisognosa di cure, che viene colpita duramente dalla nuova situazione. Anche se non sempre viene lasciato per strada, un cane anziano, pure quando viene condotto in canile, subisce un forte trauma psicologico: proprio nel momento in cui ha più bisogno dei suoi punti di riferimento – gli esseri umani con cui è cresciuto e a cui si è legato – questi lo abbandonano. Gli negano, quindi, la loro vicinanza ma anche la gioia di poter trascorrere i suoi ultimi anni nell’ambiente in cui è cresciuto. I cani, infatti, sono creature abitudinarie, legati ai loro rituali e ai posti che frequentano. Vedersi, improvvisamente, per strada o nel freddo box di un canile ha ripercussioni durissime sul loro umore e, in cani anziani, queste ripercussioni hanno effetti gravi anche nella salute, di solito malferma. E’ proprio la salute già compromessa il motivo dominante riguardo agli abbandoni di cani in là con gli anni: cecità, sordità, artrite, insufficienza renale e altre patologie vengono spesso considerate ostacoli insormontabili per la gestione di un cane. Certamente, ci sono problemi fisici che, quando un cane invecchia, sono fastidiosi sia dal punto di vista dell’impegno che da quello economico: se, tuttavia, mettiamo sull’altro piatto della bilancia, l’affetto e la fedeltà che il nostro amico a quattro zampe ci ha sempre donato, possiamo renderci subito conto che nessuna cura potrà mai ripagare quel senso di amicizia e di protezione che ci ha offerto per tutta la sua vita.
Allora, senza perderci d’animo, facciamo gli ultimi piccoli sforzi e doniamogli una vecchiaia serena: dormiremo notti senza rimorsi e sapremo che, fino all’ultimo, potremo contare sul suo affetto, come lui sul nostro.
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